sabato 11 agosto 2012

Monsignor Lefebvre: "Roma ha perso la fede, cari amici, Roma è nell'apostasia. Queste non sono parole, non sono parole (sparate) in aria che vi dico, è la verità! Roma è nell'apostasia. Non si può più dare fiducia a questa gente".


L’anziano Arcivescovo Marcel Lefebvre ebbe a scrivere  il 29 giugno 1976, in occasione della sospensione a divinis comminatagli da Paolo VI, la riflessione:
“Che la Chiesa Conciliare è una Chiesa scismatica, perché rompe con la Chiesa Cattolica quale è sempre stata. Essa ha i suoi nuovi dogmi, il suo nuovo sacerdozio, le sue nuove istituzioni, il suo nuovo culto, tutti già condannati dalla Chiesa in molti documenti, ufficiali e definitivi.
“Questa Chiesa Conciliare è scismatica, perché ha preso per base per il suo aggiornamento, principi opposti a quelli della Chiesa Cattolica, come la nuova concezione della Messa espressa ai numeri 5 della Prefazione al [decreto] Missale Romanum e 7 del suo primo capitolo, che attribuisce all’assemblea un ruolo sacerdotale che non può esercitare; come similmente il naturale — vale qui a dire divino — diritto di ogni persona e di ogni gruppo di persone alla libertà religiosa.
“Questo diritto alla libertà religiosa è blasfemo, perché attribuisce a Dio scopi che distruggono la Sua Maestà, la Sua Gloria, la Sua Regalità. Questo diritto implica libertà di coscienza, libertà di pensiero, e tutte le libertà massoniche.
“La Chiesa che afferma tali errori è al tempo stesso scismatica ed eretica. Questa Chiesa Conciliare è, pertanto, non cattolica. Nella misura in cui Papa, vescovi, preti e fedeli aderiscono a questa nuova Chiesa, essi si separano dalla Chiesa Cattolica.”
Mons. Lefebvre, giusto un anno prima della sua consacrazione di quattro vescovi per la Fraternità S. Pio X, in una Lettera ai Futuri Vescovi del 29 agosto 1987, esprimeva quanto segue:
“Miei cari amici,
“La Sede di Pietro e i posti di autorità in Roma essendo occupati da anticristi, la distruzione del Regno di Nostro Signore viene condotta rapidamente anche dentro il Suo Corpo Mistico quaggiù, specialmente attraverso la corruzione della Santa Messa che è sia la splendida espressione del trionfo di Nostro Signore sulla Croce — Regnavit a Ligno Deus — sia la sorgente dell’estensione del Suo regno sulle anime e sulle società.”

S.E. Mons. Castro Mayer in una intervista rilasciata al Jornal da Tarde affermava:
“La Chiesa che aderisce formalmente e totalmente al Vaticano II con le sue eresie non è, né potrebbe essere, la Chiesa di Gesù Cristo. Per appartenere alla Chiesa Cattolica, alla Chiesa di Gesù Cristo, è necessario avere la Fede, cioè, non mettere in dubbio o negare alcun articolo della Rivelazione. Orbene, la Chiesa del Vaticano II accetta dottrine che sono eretiche, come abbiamo visto” (The Roman Catholic, agosto 1985).









Nel novembre 1983, i Vescovi Lefebvre e Castro-Mayer inviarono a Giovanni Paolo II una Lettera aperta con un Manifesto Episcopale: La situazione della Chiesa, da venti anni, è tale che essa appare come una città occupata. Migliaia di sacerdoti e milioni di fedeli vivono nell’angoscia e nella perplessità a motivo della “autodemolizione della Chiesa”. Gli errori contenuti nei documenti del Vaticano II, le riforme postconciliari, e particolarmente la Riforma liturgica, le false concezioni diffuse da documenti ufficiali, gli abusi di potere compiuti dalla gerarchia, li gettano nel turbamento e nel disagio. […]

Mons. Castro-Mayer in un’intervista al Jornal da Tarde di San Paolo, che è stata intitolata «La Chiesa di Giovanni Paolo II non è la Chiesa di Cristo», dichiarò pubblicamente che il Vaticano II, con la dichiarazione Dignitatis humanae, ha proclamato eresie oggettive per cui: La Chiesa che aderisce formalmente e totalmente al Vaticano II con le sue eresie, non è né può essere la Chiesa di Gesù Cristo. Quelli che seguono o applicano tale dottrina dimostrano una pertinacia che normalmente configura l’eresia formale. Ancora non li abbiamo accusati categoricamente di tale pertinacia  per dirimere la minima possibilità d’ignoranza su questioni così gravi. Ma se può non essere chiara la pertinacia nell’effettiva offesa alla Fede, questa pertinacia si manifesta nell’omissione di difenderla.
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ROMA E’ NELL'APOSTASIA


Fideliter n°66 Setembre Ottobre 1988

Riguardo alla ripresa dei contatti con Roma. Porrò la questione sul piano dottrinale:"Siete d'accordo con le grandi encicliche dei Papi che vi hanno preceduto? Siete d'accordo con "Quanta Cura" di Pio IX, "Immortale Dei" e "Libertas" di Leone XIII, "Pascendi" di San Pio X, "Quas primas" di Pio XI, "Humani Generis" di Pio XII. Accettate ancora il giuramento antimodernista? Siete ancora per il Regno Sociale di NSGC? Se non accettate la dottrina dei vostri predecessori è inutile di parlare. Finche non avrete accettato di riformare il Concilio considerando la dottrina di questi Papi che vi hanno preceduto nessun dialogo è possibile. E’ inutile. Cosi le posizioni sono più chiare. (Conferenza tenuta al ritiro sacerdotale a Econe il 4 settembre 1987 "Sous la Banniere" n.133 ottobre 2007 p.4)

"Bisogna tenere, assolutamente tenere, tenere ad ogni costo. E adesso vengo a quello che senza dubbio vi interessa; ma io dico: Roma ha perso la fede, cari amici, Roma è nell'apostasia. Queste non sono parole, non sono parole (sparate) in aria che vi dico, è la verità! Roma è nell'apostasia. Non si può più dare fiducia a questa gente. Hanno abbandonato la Chiesa, abbandonano la Chiesa, e sicuro, sicuro, sicuro. L'ho riassunto al cardinale Ratzinger in poche parole, perche diciamo che è difficile di riassumere tutta questa situazione; ma gli ho detto: "Eminenza, veda, anche se Voi ci accordaste un vescovo, anche se Voi ci accordaste una certa autonomia rispetto ai vescovi, anche se Voi ci accordaste tutta la liturgia del 1962, se ci accordaste di continuare i seminari della Fraternità, come lo stiamo facendo ora, noi non possiamo collaborare, e impossibile, impossibile, perche lavoriamo in due direzioni diametralmente opposte: Voi lavorate alla decristianizzazione della società, della persona umana e della Chiesa e noi invece lavoriamo alla cristianizzazione. Ecco che non ci si può capire.
Allora gli ho detto: Per noi il Cristo è tutto; Nostro Signore Gesù Cristo è tutto è la nostra vita: La Chiesa è Nostro Signore Gesù Cristo, è la Sua sposa mistica. Il sacerdote è un altro Cristo; la sua Messa è il Sacrificio di Gesù Cristo è il trionfo di Gesù Cristo attraverso la croce. Il nostro seminario: vi si impara ad amare il Cristo, e si è tesi verso il regno di Nostro Signore Gesù Cristo: Ecco quello che siamo. E Voi, voi fatte il contrario. Voi mi avete appena detto che la società non deve essere cristiana, non può essere cristiana; che sarebbe contro la natura della società (di essere cristiana)!

Volevate appena adesso provarmi che Nostro Signore Gesù Cristo non può e non deve regnare nella società! Voi volete provare che la coscienza umana e libera di fronte a NSGC! ­"Bisogna lasciare loro la libertà e uno spazio vitale autonomo" come dite voi. Questa e la decristianizzazione. Ebbene noi invece siamo per la cristianizzazione. Ecco che non ci si può capire. Ed e questo, vi assicuro, e questo il riassunto. Non si può seguire quella gente la. La divinità di NSGC è contro l'ecumenismo e la libertà religiosa e l'apostasia. Non credono più nella divinità di NSGC che deve regnare. Perche? Perche questo va contro l'ecumenismo. Ecco. Questo va contro l'ecumenismo e la libertà religiosa.
La libertà religiosa e l'ecumenismo si toccano sono la stessa cosa. Perche se la società e cristiana, se Nostro Signore regna sulla società allora come potrà stare bene con gli ebrei con i protestanti con i musulmani con i buddisti, ecc? Non si potrà più fare dell'ecumenismo, non sarà più possibile. Allora nascondiamo la croce di Gesù Cristo, nascondiamo NSGC, non parliamo più di NSGC nella società, la società multireligiosa pluralista,ecc. No, questo non e possibile, non e possibile! Ugualmente per la personalità umana libera, è vero, viene scristianizzata anche essa. Essa deve credere, non è libera, deve credere, altrimenti è condannata. E NS che l'ha detto. E’ vero o non è vero? Allora se deve credere non è più libera. ­La libertà di coscienza, lo spazio sociale autonomo per tutti i sentimenti religiosi e le idee religiose che l'uomo può concepire nella sua coscienza: Vi chiedo un po. Evidentemente dietro tutto questo vi e la moralità che segue. Non ci sono solo le idee; dietro le idee c'e evidentemente lo spazio sociale autonomo? Fino all'ordine pubblico si è liberi, la società non c'entra.-
E’ inconcepibile, inconcepibile.

Queste cose me le ha dette il 14 luglio per voler provare che lo Stato non dovrebbe avere religione. E che questo corrisponderebbe alla natura dello Stato. Allora gli ho detto:"Ma insomma, ci sono quindici secoli della Chiesa che vanno al contrario di quello che Voi dite. Insomma, Eminenza!

Comunque. E le unzioni dei re e dei principi, che cosa erano? Era la supplica la domanda rivolta a Dio di dare loro la fede cattolica, dare loro la forza di mantenere la fede cattolica nel loro paese, di diffondere il costume cristiano, le virtù cristiane, di difendere la Chiesa contro i suoi nemici,ecc.


Era questa l'unzione dei re. Gli si dava la spada, perche? Per difendere la cristianità contro i nemici della fede: Ah ma questo era un periodo singolare e anomalo. Questo poi... non e male. E’ anomalo. Noi (Ratzinger) ci rifacciamo al Vangelo. Rifarsi al vangelo, vi domando un pò, è facile a dire. E' assolutamente falso. Come se San Paolo non avesse detto:"oportet illum regnare" Deve regnare Tutto” e per il regno di NSGC nel vangelo, vediamo. Insomma comunque! O allora non c'e più vangelo.

Allora come volete che ci si possa fidare di questa gente. Non e più possibile.


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